Brexit: quali problemi prima del 31 ottobre 2019? L’opinione di Giampaolo Scacchi

Il parlamento britannico ha respinto la proposta del primo ministro riguardo alla sua richiesta di approvare l’accordo Brexit entro tre giorni. Un’umiliazione vera e propria, secondo i media, che porterà a un ulteriore rinvio della proposta di un uscita netta dall’UE entro il 31 ottobre 2019, come aveva preannunciato Boris Johnson. Giampaolo Scacchi continua a raccontarci la Brexit nelle pagine di Blitzquotidiano.

Proroga di tre mesi e poi deciderà l’Europa, questo è il consiglio che ha dato il presidente europeo Donald Tusk al Regno Unito. E la Camera dei Comuni si ritrova in un limbo. In precedenza Johnson le aveva minacciato le elezioni nel caso fosse stata concessa una proroga di tre mesi. Ai parlamentari aveva detto:”Non permetterò in alcun modo che si vada avanti per altri mesi”. “Se il Parlamento boccia la Brexit e decide di ritardare fino a gennaio o anche di più, il governo non l’accetterà in nessun caso. Con grande rammarico devo dire che il progetto di legge dovrà essere ritirato e andremo alle elezioni”. Ma Boris Johnson può davvero costringere alle elezioni? No. Qualsiasi cosa affermi, ha bisogno del consenso dei parlamentari.

L’opinione di Giampaolo Scacchi su BlitzQuotidiano ci permette di fare il punto della situazione e capire cosa è successo e cosa accadrà. Leggi subito il suo articolo qui.